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Mauro Prandi, nasce nel 1958 ed esordisce negli anni ’70 con alcune mostre giovanili di pittura ad olio, per poi interrompere questa attività negli anni ’80. Solo coi primi anni 2000 torna a dipingere con questa nuova ricerca, realizzata su grandi tavole di legno, con acrilico per la parte pittorica.
L’aspetto più interessante, presente nella maggioranza delle opere, sta nell’inserimento strategico di fonti luminose che, interagendo con la parte pittorica del dipinto, ottengono un effetto mistico di grande impatto.
Forma centrale è il Cerchio, declinato nelle molteplici combinazioni possibili di questo elemento; colori l’azzurro celestiale, il nero misterioso, l’oro divino, il bianco della pura luce.
Talvolta il cerchio pare richiamare l’occhio onniveggente che è simbolo universale della divinità; ma più spesso diventa cerchio solare o comunque stellare, circondato da segni radianti della luce che sprigiona.
Al centro del cerchio, inoltre, può apparire spesso una figura antropomorfa, angelica, che promana da questa energia, che sottolinea la divinità insita all’interno dell’uomo.